05/01/2020 5:00 pm

Il 5 gennaio si terrà il tradizionale canto della “Pasquetta”

SAN SALVO. Grazie agli Amici della Pasquetta anche quest’anno si terrà il tradizionale canto.

Da oltre vent’anni Nicola Iannace e i suoi amici, alla fisarmonica Ivo Balduzzi , alla chitarra Ergilio Monaco , a dirigere Loriano Raspa e la voce di Fernando Sparvieri, non mancheranno la Befana e il carretto di Nicola Dolce, i cantori proporranno cosí alla città il canto della “Pasquetta”, percorrendo le strade della città.

Come ogni anno il percorso partirà kalle ore 17.00 da casa Iannace in via Milano. Il primo canto verrà eseguita al cospetto del parroco di San Nicola Vescovo, don Beniamino Di Renzo, a seguire in piazzetta Europa a casa di Angelo D’Andrilli. Accompgnati dalla Befana con il suo cesto di caramelle e il cigolio di un vecchio aratro trascinato a mano, si raggiungerà piazza San Vitale dove i musicanti saranno ricevuti da don Raimondo Artese, parroco di San Giuseppe.
L’allegra compagnia proseguirà, infine, per la Pizzeria Porta della Terra di Gabriele Ranieri e il Bar Corso Umberto.
La serata si concluderà con le famiglie dei partecipanti al ristorante Poseidon a San Salvo Marina.
Nel corso della serata il sindaco Tiziana Magnacca assieme a don Raimondo e don Beniamino consegneranno il ricavato delle offerte raccolte con i calendari degli Amici della Pasquetta a una famiglia bisognosa di San Salvo.

Di seguito il tradizionale canto:

“Noi veniamo in questa sera con la nuova piú che vera:

domattina é la Pasquetta che sia Santa e benedetta.

Si riempiono i nostri cuori

di contento e di stupore

vanno gli angeli cantando

e i Pastori festeggiando.

Van dicendo per la via

“oggi è nato il gran Messia”

I tre re dall’Oriente

se ne partirono allegramente.

Grande Stella rifulgeva

arrivata ad un tal luogo

si fermò la stella un poco.

Si fermò la bella stella

sopra rozza capannella

dove c’era un gran signore

Dio nato Redentore.

vi giunti i santi Re

genuflessi tutti e tre

al Bambino Redentore

dieder mirra, incenso e oro.

Adorato il Dio bambino

si rimisero in cammino

e devoti rimarranno

ed al tempio se ne vanno.

Or che detto abbiamo il vero

di un grandissimo mistero

noi di qui non ce ne andremo

se di doni non ne avremo.

Dateci a noi un gallinaccio

o salsicce o sanguinaccio

o prosciutto o mortadella

o buon cacio o scamorzella.

E se ora non potete

domattina ce li darete

e intanto vi auguriamo buona

“Buona Pasqua” e ce ne andiamo.