25/01/2020 9:00 pm

“Il Piave ci avvisò: è tuo fratello lo straniero”, il 25 e 26 gennaio il terzo spettacolo della stagione teatrale CreatiVita

 

SAN SALVO. “Il Piave ci avvisò: è tuo fratello lo straniero”, è il titolo dello spettacolo inedito della stagione di prosa di CreatiVita che sarà in scena a San Salvo il prossimo 25 e 26 gennaio. Protagonista l’attore di teatro e televisione, Fabrizio Careddu, che, a due anni dal centenario della Grande Guerra, vuole rendere omaggio alle vite che i soldati hanno sacrificato in trincea. Lo spettacolo si sofferma sulla “Battaglia del Solstizio”, così rinominata da Gabriele D’Annunzio, che vide le sponde del Piave come scenario e che si concluse con la ritirata austriaca segnando profondamente l’esito del primo conflitto mondiale. Attraverso le lettere che i soldati scrivevano ai familiari, le loro sofferenze, le loro paure e i loro canti, Careddu vuole farci riflettere sul fatto che le ferite, il dolore, la fame inferte dalla guerra sono state così forti da far comprendere che non c’è salvezza senza aiuto reciproco e non c’è sopravvivenza senza solidarietà.

Tra quei soldati figuravano naturalmente anche i musicisti”, spiega Careddu, “molti dei quali continuarono a scrivere, a suonare, a cantare indipendentemente dalle condizioni di vita cui erano costretti. Provenienti da tutte le regioni i soldati si conobbero, condivisero emozioni e racconti, impararono a vicenda i canti delle terre di provenienza e, secondo la propria cultura popolare, adattarono parole e strofe alle esperienze che stavano vivendo. Per molti soldati che parlavano solo dialetto fu l’occasione di imparare l’italiano, per ognuno di loro la musica costituiva un’uscita di sicurezza per salvare la propria sensibilità, per continuare a dare un senso alla propria vita.

“Un piccolo viaggio di emozioni in cui sono inseriti anche alcuni brani pianistici, lettere e cartoline scritte in trincea su fronti diversi”, continua, “per scoprire senza rendersene conto che passando da un fronte all’altro, italiani, francesi o ungheresi provavano le stesse emozioni. E forse alla fine comprenderemo che il nostro tanto osannato Piave in realtà è solo un fiume, nelle cui acque troppo sangue di troppe lingue si è mischiato perché potesse ancora mormorare con rabbia o con sfida alla difesa di un inutile confine, invece di scrosciare con forza fino ad emettere un urlo d’acqua per ricordarci che su questa terra non siamo nient’altro che fratelli”.

Lo spettacolo vede coinvolti, insieme a Fabrizio Careddu, anche gli attori Luisa Lombardelli, Margherita Montanari, Rita Olivieri e Johanna Isabel Roellecke. L’appuntamento è al teatro del Centro Culturale “Aldo Moro” sabato 25 gennaio alle ore 21:00 e domenica 26 alle ore 18:00.

Biglietti disponibili in prevendita presso il botteghino CreatiVita in via Istonia 43 C a San Salvo e online su www.diyticket.it